Quando diciamo la parola Eldorado pensiamo ad un paradiso ricco di oro, pietre preziose e di chissà quali altri cose…Ebbene si, è giunta la notizia alcune settimane fa che il Portogallo di Antonio Costa (primo ministro) starebbe valutando una legge di bilancio ad hoc con l’introduzione di un’imposta fino al 10% del reddito annuo, andando così ad eliminare quei vantaggi fiscali risalenti al 2009.
Ricordo che all’indomani della crisi economica post Lehmann Brothers il Portogallo introdusse il regime fiscale “tax free” per i pensionati stranieri che spostavano la loro residenza sul territorio lusitano.
I numeri dicono che 27000 europei si sono stabiliti in Portogallo usufruendo dell’esenzione sul reddito,questo perché lo stato stava vertendo in una crisi senza precedenti e aveva bisogno di attrarre denaro e capitali,al fine di sopperire ai problemi economici che si erano creati.
Nello specifico cosa succederà e quale è la situazione attuale?
In Italia l’aliquota con la quale viene tassata la pensione dipende dal reddito lordo annuo, in tabella numeri ( al lordo) e percentuali:
Fino a 15000 E | 23,00% |
15000 E fino a 28000 E | 27,00% |
28000 E fino a 55000 E | 38,00% |
55000 E fino a 75000 E | 41,00% |
Oltre 75000 E | 43,00% |
Fino a 8125 E | No tax |
Tutti coloro che hanno ottenuto il beneficio fiscale in passato continueranno alle stesse condizioni, mentre saranno esclusi dal nuovo regime tutti i residenti non abituali , chi chiederà l’iscrizione fino al 31 marzo 2020 e i pensionati che hanno già presentato la domanda e sono in attesa che sia approvata.
Un quesito mi sorge spontaneo, alla luce di questo evento conviene ancora l’Eldorado Portogallo oppure ci sono alternative migliori sia a livello fiscale che di qualità/costo della vita?
Punto 1 , il costo della vita non è tra i più convenienti in Europa, punto 2 da adesso in poi coloro che si traferiranno in terra lusitana dovranno pagare tasse per almeno 7500 euro annui, mica quattro spiccioli e poi a mio parere il Portogallo è conveniente solo per pensionati abbienti e con una pensione di almeno 2000 euro oppure agli abitanti della Scandinavia che pagano tasse molto più alte (quindi il 10% è conveniente).
Terzo punto, ci sono diverse alternative migliori in Europa e fuori dove la tassazione è minore ma anche il clima, la qualità della vita, i servizi sanitari e le infrastrutture sono ottimi e si può vivere in serenità senza per forza avere l’incubo di pensare a come arrivare a fine mese.
Le mete più gettonate dagli europei sono : Tunisia, Isole Canarie, Cipro,Marocco,Sud Africa,Malta e Thailandia. In alcuni paesi elencati il caro vita può incidere rispetto al paese d’origine fino al -50/-60% con aliquote pari a 0 per alcuni e fino ad un massimo del 10%.
Mi resta solo che dirvi fate bene i vostri calcoli, parlatene con il vostro fiscalista che sicuramente saprà consigliarvi la strada migliore da seguire per evitare problemi con il fisco, informatevi presso intermediari del posto scelto e in ultimis aggiungo di prestare molta attenzione all’anagrafe italiani residenti all’estero (Aire).