La tematica trattata in questo articolo deve farvi riflettere a 360°, molto spesso si parla di riscaldamento globale, effetto serra, C02 e la mancanza in futuro dell’acqua l’oro blu.. Chi è la causa di tutto questo? La risposta è una sola : Uomo…tuttavia ci sono molti scettici tra i quali politici e gente comune che non crede in alcun modo nella realtà del riscaldamento globale. In primis ambientalisti capitanati dall’agguerita Greta Thunberg e varie associazioni come Greenpeace più i vari meeting mondiali come Davos 2020 stanno concentrando i loro sforzi per trovare una soluzione visti i continui disastri ambientali che stanno colpendo il pianeta.
Gli scienziati si augurano visti i dati allarmanti, che i governi si diano una svegliata drastica riducendo significativamente le emissioni di gas serra eliminando i combustibili fossili al fine di evitare una “vera” catastrofe mondiale. Oltre a questo fenomeno vorrei sottolineare l’acqua , qualcuno attualmente non lo vede come un problema ma nel lungo termine mi darete “forse” ragione.
Quali sono i fattori che mi portano a questo pensiero?
1)la popolazione nel mondo è in continua crescita rispetto alle risorse a disposizione
2)il riscaldamento globale potrebbe portare entro 2030 a uno sbilanciamento tra risorse idriche a disposizione e richiesta di acqua
3)scioglimento dei ghiacciai al Polo Nord , secondo la Artic Monitoring and assessment programme nel 2030 il mare glaciale artico potrebbe essere privo di ghiacci durante l’estate con conseguente alzamento del livello del mare = + acqua salata
4)gran parte dell’acqua viene sprecata nelle falle degli acquedotti (42% Italia, 25% UK, 15% USA) quindi le conclusioni sono evidenti tra 5/6 anni la metà della popolazione mondiale vivrà in zone dove ci sarà scarsità idrica
Perché non puntare sulll’acqua che è l’oro blu? La migliore scommessa sul lungo termine (5/10 anni) è l’Etf Lyxor World water (Isin FR0010527275), questo prodotto è composto da 20 titoli, la maggior parte sono statunitensi ,i dividendi sono distribuiti annualmente e il costo di gestione è 0,60%.
Più che una speculazione finanziaria vedo una sorta di finanziamento (certo retribuito nel tempo) a tutte le aziende che investono i loro capitali alla ricerca di nuove falde acquifere oppure nuove tecnologie capaci di purificare l’acqua di mare, trasformando le sempre di più zone desertiche, in unità abitative o ancora meglio dedite all’agricoltura.