Investo o non investo? Sempre la solita domanda, perché non investire sulle società che studiano il vaccino?
Google Trends dice che sempre più utenti sono alla ricerca della parola vaccino anti-coronavirus e della società che farà questo miracolo. Secondo l’Oms sono più di 50 le società che ci stanno lavorando ma non tutte sono quotate in borsa, questo articolo tratterà quelle acquistabili ma fate attenzione perché solo una farà il boom quindi è come giocare al casinò di Las Vegas.
Innanzitutto lo sviluppo di un vaccino richiede tempo e tanto denaro, diverse aziende avevano già piattaforme di vaccini (Sars, Ebola) e oggi sono in vantaggio in termini di velocità di sperimentazione e produzione. Le aziende farmaceutiche prevedono di avere un vaccino sperimentale anti-coronavirus per la fine dell’estate, quindi se saremo fortunati l’uscita del vaccino sarebbe per metà 2021, ho dei dubbi perché viste le complessità e l’aggressività con il quale si diffonde i test saranno molti.
La normativa prevede 3 fasi, a volte è sufficiente una notizia sul web per fare impennare un titolo azionario e poi magari era solo un test fallito che vi è costato molto soldi sul conto trading (vedasi a febbraio iBio). Ho fatto un’analisi qualitativa delle aziende tenendo conto di: budjet da investire, profilo di rischio e esperienza nel campo dei vaccini.
Sto parlando di 3 società legate al miliardario Bill Gates: Moderna che ha già iniziato un test su umani a Seattle, Novavax che è in fase di prova sugli animali e Inovio che prevede entro la fine dell’estate risultati sulla ricerca del vaccino.
Altre società stanno lavorando con un approccio diverso e sto parlando di colossi mondiali come Pfizer, GloxoSmithKline e Sanofi. La strada da fare è lunga, come scritto sopra le tempistiche e le particolarità del vaccino sono complesse ma penso che si troverà una soluzione.
A livello tecnico consiglio di monitorare questi titoli, fare attenzione ai volumi e se io dovessi scegliere comprerei le azioni di Sanofi perché oltre al lavoro sul vaccino dispone di brevetti e sviluppa nuovi farmaci che avranno risultati interessanti nei prossimi anni.