Voglio fare un post diverso dove il tema principale è come difendersi dalle truffe del trading?
I dati sono allarmanti non lo dico io ma Google Trends, se visitate la pagina e digitate nella ricerca la parola chiave “trading” vedete un grafico con picchi nel mese di marzo 2020 e adesso visto il nuovo lockdown sta iniziando a ripartire.
Questo che cosa significa? Semplicemente sempre più persone sono attratte dal trading e dal mondo complesso dei mercati finanziari con la speranza di guadagnare soldi.
Il fenomeno del trading mi ricorda 15 anni fa quando giocavo al poker texano (Omaha la mia passione) sulla piattaforma Full Tilt, dopo qualche anno benché il poker esistesse da anni, tutte le persone che conoscevo si erano messe a giocare con la stessa speranza, con il passare del tempo azzerarono i loro conti.
Nel trading il film è lo stesso, le statistiche dicono che 8 giocatori su 10 perdono (80% trading), si avete letto bene è la verità e mai come questo anno ho visto l’incremento di utenti che fanno trading su qualsiasi strumento finanziario (forex, Cfd, azioni etc). Per non parlare della nascita di nuove piattaforme di trading che adoperano una pubblicità martellante (qualcuno commissioni gratis Robinhood) sui canali social network come Facebook, Instagram, Youtube con l’idea di guadagni facili in breve tempo, quello che mi fa riflettere è che troppa gente crede di risolvere i problemi con il trading quando nella realtà dei fatti perde una parte dei risparmi se non tutto.
Questa era solo una premessa per sottolineare la pubblicità aggressiva da parte delle piattaforme di trading o dei guru che cercano di invogliare le persone a investire, l’elemento che mi spaventa sono le truffe da parte di piattaforme non regolamentate sul mercato presso le autorità di vigilanza (Sec, Consob). (Per non parlare dei guru che vendono corsi miracolosi o abbonamenti a segnali di trading).
Non avete idea di quante persone vengano truffate ogni giorno per via digitale (mail, ransomware) oppure telefonicamente da operatoti furbi che hanno l’obiettivo di raggirare le povere vittime. Ma come facciamo a difenderci?
Siccome sporgere denuncia alla autorità di essere stato vittima di una truffa serve a poco (adesso vi spiegherò il perché), è importante conoscere dei piccoli accorgimenti per evitare di farsi derubare dei soldi. Prima vi ho detto che la denuncia alle autorità serve a poco in caso di truffa perché queste organizzazioni costruiscono dei veri propri ecosistemi come per esempio call center situati in paesi stranieri dove i controlli sono uguali a zero.
Mi riferisco a paesi fuori dall’Unione Europea come per esempio Cipro, Malta, Bulgaria, Romania, Albania, Gibilterra e Irlanda, alcuni di loro sono veri e propri paradisi fiscali dove beneficiano di una tassazione agevolata e pochi controlli amministrativi.
Nello specifico i clienti vengono chiamati telefonicamente e l’operatore è un vero e proprio esperto della comunicazione il cui scopo è di entrare in empatia con la potenziale vittima al fine di creare un investimento fantasma con la promessa di grandi guadagni.
Quando viene selezionata una potenziale vittima avviene un “tormento” di telefonate fino a quando qualcuno viene adescato, purtroppo se cade in questo gioco e investirà i soldi sarà quasi impossibile recuperare il denaro.
Queste sono alcune precauzioni per evitare di essere vittime di una truffa:
- Verificare il nome della società o del sito internet su Google (recensioni, forum)
- Verificare la sede fiscale della società
- Verificare se il nome del broker è presente sul sito dell’autorità di controllo (Sec, Consob)
- Usare solo piattaforme o broker autorizzati dalle autorità
- Verificare le recensioni di ogni broker online prima di aprire il conto
- Un broker non fa da consulente d’ investimento
Consiglio di non effettuare (se non siete sicuri) bonifici bancari perché (quasi) impossibili da recuperare ma di usare la carta di credito perché società come Visa, Mastercard, American Express offrono delle assicurazioni nel caso di truffa.
Se siete stati vittima di una truffa è sufficiente contattare il servizio clienti di chi ha emesso la carta e aprire una contestazione con tutta la documentazione, la speranza è di essere rimborsati entro 120 giorni. Chi chiede pagamenti attraverso criptovalute (Bitcoin etc…) è da bannare immediatamente senza esitazione.
Fate molta attenzione il mondo è pieno di trappole specialmente in momenti di disperazione come quello del coronavirus dove persone senza scrupoli cercano in ogni modo di “vendere sogni”.