Una domanda che si fanno in tanti e alla quale cercherò di rispondere in maniera attenta e sintetica che cos’è il dark web e Tor?
Stiamo parlando della parte nascosta e come qualcuno dice “pericolosa” del web dove si fanno azioni particolari, per esempio utenti che vogliono navigare in maniera anonima oppure altri vogliono fare azioni illegali.
Questo articolo sarà diviso in due parti, la prima dove parlerò del dark web mentre la seconda introdurrò Tor, lo strumento per accedere alla parte nascosta del web. Se siete curiosi di scoprire questo mondo fate molta attenzione purtroppo non è sufficiente un semplice antivirus o la navigazione in incognito.
Un modo per entrare nel dark web e allo tempo essere “protetti” è quello di comprare una VPN (virtual private network) in modo da essere difficilmente rintracciabili da malintenzionati o enti governativi. Le migliori VPN sul mercatato (da me testate) in questi ultimi anni sono: Cyberghost, NordVpn e Surfshark.
Faccio una premessa su come è formato internet, immaginate un iceberg al Polo Nord e lo dividete in 3 parti dove troveremo il surface web che è usato quotidianamente attraverso Google Chrome, Bing o Safari.
A metà troviamo il deep web che non è accessibile alla maggior parte degli utenti perché per avere l’accesso bisogna conoscere l’indirizzo Url corretto. Ad esempio in questo ambiente troviamo pagine governative non indicizzate dai motori di ricerca, siti cloud, biblioteche universitarie etc…
Adesso veniamo alla punta estrema dell’iceberg il dark web che è accessibile attraverso il navigatore Tor (più famoso), è la parte di internet che non è regolata da nessuna autorità e dove si commettono pratiche illegali, chat anonime e dove non troverete mai siti che finiscono: .com/.eu/.it/.us ma con .onion.
Chi ha iniziato a creare la rete dark web? Stiamo parlando degli Usa dove negli anni ’90 attraverso la crittografia tutte le informazioni potevano essere inviate tramite internet, gli americani non dobbiamo dimenticare che hanno avuto il supporto tecnologico israeliano per realizzare l’infrastruttura.
Tornando al dark web possiamo trovare dentro di tutto, capire la meccanica del gioco non è semplice se non si è esperti informatici oppure si lavora per un ente governativo, in generale si può accedere:
- Siti web pericolosi
- Mercato nero (armi, droga, red rooms)
- Forme di comunicazione anonima (chat, mail, forum)
- Botnets (virus…)
- Criptomonete (Bitcoin…)
Devo aggiungere che il dark web non è solo una grande palude, in paesi dove per esempio ci sono regimi dittatoriali o soggetti a censura è un modo per aggirare le restrizioni e i controlli potendo comunicare con altri paesi. Pensate a giornalisti, prigionieri politici oppure cittadini che denunciano pratiche criminali di un regime dittatoriale.
Adesso è il momento di Tor ovvero la navigazione basata dai server in giro per il mondo che la supportano, un’infrastruttura semplice ma allo stesso tempo complessa da alimentare.
Tor Project è stato creato negli Stati Uniti ed è una organizzazione no profit, il progetto è diretto da Bruce Schneier e ha diversi sponsor che lo supportano come per esempio Eff (electronic frontier foundation), Us Department Bureau of Democracy, Darpa, Ripe, Ncc, Mullvad VPN…
Il dark web non è esclusivamente dannoso o criminale anche se alcune domande mi vengono in mente come ad esempio perché il governo americano finanzia Tor? Quali sono gli interessi dietro? Provo a darmi delle risposte: trovare gli hacker, terroristi e dealer sul mercato nero solamente per citarne qualcuno.
L’infrastruttura di Tor è basata su tanti server nel mondo detti relay che fungono da nodi, infatti i dati non passano direttamente dall’utente al server ma attraverso i nodi che creano un sistema crittografato a strati,(capite adesso perché il logo è una cipolla?!!) è per questo che non potrete mai trovare l’indirizzo in .com/.us/.eu…
Tor nello specifico incanala le vostre attività attraverso diverse IP, questo processo a cipolla permette di avere l’anonimato quando si naviga.
3 sono i relay: entry, middle visibili all’interno della rete Tor e exit, tutto questo sistema è possibile grazie alla partecipazione di utenti che volontariamente mettono a disposizione i loro server e la banda per creare un nodo sulla rete di Tor.
Non entro in dinamiche informatiche troppo tecniche perché dovrei scrivere una tesi di laurea per spiegarvi Tor, aldilà di come viene usato questo sistema ho qualche perplessità sulla parola anonimato. Tor non è anonimo come “qualcuno” vuole fare credere perché dal momento che c’è il governo americano e diversi sponsor dietro c’è indubbiamente un conflitto d’interessi.
Come altri esperti informatici penso che ci siano dei nodi danneggiati appositamente per spiare le pratiche degli utenti sospetti quindi diffidate da chi su internet vi fa credere di essere dei fantasmi del web.
Se volete navigare fatelo ma con un potente antivirus, comprare VPN e consiglio di non lasciare dati sensibili sul computer per evitare di subire attacchi informatici di qualsiasi tipo.