Il money management nel trading è fondamentale per gestire il portafoglio, penso che sia il passo obbligatorio da fare prima di acquistare o vendere uno strumento finanziario.
Oggi sentiamo parlare di grafici, analisi tecnica, strategie, algoritmi, piattaforme con 1000 funzionalità, solo alla fine viene spiegato il money management. Niente di più sbagliato, preferisco esagerare ma è quello che penso, per esperienza alcuni trader si fanno condizionare dal mercato, news etc… e non vedono l’ora di aprire una posizione senza avere pianificato una strategia per gestire al meglio i soldi.
Quando ho iniziato, la prima cosa che il mio professore universitario di economia (inoltre trader di un fondo) mi ha insegnato facendomi due semplici domande:
- Quanto sei disposto a perdere?
- Quale percentuale di capitale puoi investire su ogni operazione?
Ricordo ancora adesso la mia espressione, fare trading non è semplicemente spingere un tasto rosso o verde come quando si gioca alla roulette, il money management è un pilastro essenziale perché dovete imparare a proteggerlo dalle trappole del mercato, errori e da voi stessi (emotività).
Prima di tutto bisogna conoscere il capitale di partenza, investire comporta rischi quindi devi pensare che puoi perdere in parte o tutto se farai continuamente scelte sbagliate. Se investi in derivati come i futures per esempio, devi sapere che ti sarà richiesto un margine dal broker, quindi è un tipo di gestione diverso rispetto a comprare una semplice azione della Apple.
Il money management serve per determinare delle regole precise prima di entrare sul mercato:
- Gestire poche posizioni alla volta
- Rischiare al massimo 5% su ogni operazione, 3% se il rapporto rischio/rendimento è alto
- Impostare stop loss/take profit e aggiungo trailing stop per mettere in sicurezza i profitti
- Sapere quante operazioni posso fare al giorno/settimana/mese
- Pianificare gli obiettivi di guadagno potenziali su ogni posizione
- Investire al massimo 50% del capitale su più operazioni, il 50% tenerlo come liquidità sul conto
Non rispettare le regole di money management significa perdere parte o tutto il capitale, credetemi ho conosciuto “trader normali” e “pro trader” che sono rimasti schiacciati dal mercato. Purtroppo qualcuno si fa coinvolgere emotivamente come al casinò e dopo non riesce più a uscire dal buco.
Un altro passo importante, per chi inizia soprattutto è il capitale minimo di partenza, questo dipende sia da voi che dal broker (IG parte da minimo 10000$, TradeStation e altri no), un consiglio è di cominciare con almeno 3000/5000 euro. Vi dico così perché dovete contare le commissioni delle piattaforme, le perdite, i costi effettivi dello strumento e eventuali margini.
Il money management deve farvi riflettere sul capitale che andrete a investire, ricordatevi la domanda d’oro: quanto sono disposto a perdere?
0-25000 €/$ | 5% |
25000-50000 €/$ | 4% |
50000-100000 €/$ | 3% |
>100000 €/$ | 2% |