Per raggiungere degli obiettivi nella vita devi avere una strategia, sui mercati finanziari viene chiamato il piano di trading.
Perché è fondamentale avere un piano di trading? La risposta è semplice, per conoscere che cosa sto facendo, dove sto andando e perché sto andando in quella direzione.
Non voglio banalizzare un aspetto essenziale del trading ma mi rendo conto che la semplicità molto spesso può aprire la mente delle persone senza troppe parole.
Sento parlare di tante cose ma la più importante che riassume il piano di trading sono le mie 10 regole che utilizzo ogni giorno sui mercati finanziari e anche in altre attività lavorative oltre al trading.
Mai come oggi è importante sapere che cosa stiamo facendo, dalle tante mail che ricevo quotidianamente vedo molte persone che non hanno idea di come funzionino i mercati finanziari, io non ho la presunzione di insegnare o “volere” insegnare alle persone però l’obiettivo di questo sito è di provare ad aprire gli occhi dei lettori.
Adesso inizierò con le 10 regole per definire un trading plan:
1) Chi sono? Quanto mi conosco realmente?
Sembra una domanda stupida ma la maggior parte dei trader non si conosce, se fosse il contrario il 70/80% di chi fa trading non perderebbe denaro ma la percentuale sarebbe magari 50/50.
2) Ho degli obiettivi di guadagno?
Molti entrano nei trade senza avere alcun tipo di obiettivo, io quando ho iniziato sapevo che cosa dovevo fare per arrivare a determinati obiettivi. Il segreto è passare il più tempo possibile sui mercati finanziari e osservare quanti più grafici possibile.
Una persona che diventa professionista secondo il mio punto di vista è una persona che vive facendo il trader, quindi se sei veramente forte alla fine dell’anno il conto deve essere di colore verde con un più davanti.
3) Quali sono gli strumenti e i mercati che fanno parte del mio piano di trading?
Azioni, bond, future, opzioni… i mercati che seguo dipendono dal continente in cui vivo, chiaramente se abito in Australia sarà molto difficile seguire i mercati europei e americani. Il mio consiglio è di concentrare le proprie energie su pochi mercati finanziari, per esempio al mattino seguire Europa e pomeriggio seguire gli Stati Uniti.
4) Che tipo di investitore sono?
Breve, medio o lungo termine. Sono tutte domande che mi devo fare perché se oggi per esempio ho un orizzonte temporale di 1 anno e poi tra una settimana mi metto a fare trading intraday è come se stessi facendo due sport diversi.
5) Che piattaforme utilizzo?
Aggiungo un’altra domanda, a pagamento o gratis? Credetemi c’è una bella differenza perché vedo molte società che danno quasi tutto gratis ma poi è realmente funzionale con i miei obiettivi?
Per essere chiaro, se acquisto un terminale Bloomberg e spendo 30000 $ all’anno (ad esempio) ci sarà un’enorme differenza rispetto ad un trader che ha tutto gratis? Oppure io sono stupido che regalo a Michael Bloomberg tutti quei soldi?
6) Quale è il tuo broker?
Nel mio piano di trading devo avere un broker affidabile, vi faccio un esempio quando i mercati vengono sospesi secondo voi tutti i broker riaprono nello stesso momento? Il flusso dati non è universale e questo è molto importante quando si fa trading avere una tool box completa. Chi ha vissuto un flash crash sa a che cosa mi sto riferendo per l’importanza del broker.
7) Come gestisco il rischio, il famoso money management?
Ho già scritto alcuni articoli e li trovate sul blog oppure su altri siti, la psicologia è soggettiva non posso insegnare nulla se non consigliare di leggere alcuni libri di Poker Holdem sulla mindfulness.
8) Quando entro o esco da un trade?
Mi baso su una figura tecnica oppure su un servizio segnali oppure perché lo ha consigliato su Twitter Elon Musk?
9) Ho un file excel con tutta la cronologia dei trade?
Data, ora, entrata, uscita, guadagno/perdita
10) Che cosa faccio per migliorare?
Osservo i mercati, compro dei corsi su internet? Seguo i guru sui social network o altri tipi di influencer?
Quando faccio un piano di trading rispetto queste 10 regole che ho voluto condividere con i miei lettori, qualcuno mi seguirà altri no, l’importante per me è chi è arrivato alla fine dell’articolo.