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Symphony la start up di messaggistica per le società di Wall Street

by Thomas
Symphony start up

La tecnologia non conosce limiti, forse in tanti non avranno mai sentito parlare di Symphony, la start up di messaggistica per le società di Wall Street e investitori retail.

Chi è e che cosa fa Symphony?

Possiamo dire che tutto ha avuto inizio nel 2014 quando Goldman Sachs ha voluto insieme ad altre banche (come Citi, Jp Morgan, Credit Suisse, Blackrock, Morgan Stanley, Wells Fargo, Hsbc), fare concorrenza al terminale più usato dai professionisti Bloomberg.

Bloomberg è un terminale creato nel 1981 a New York dall’ex candidato alla Casa Bianca Michael Bloomberg, a mio parere visto che l’ho usato per 3 lunghi anni uno dei migliori insieme a Eikon e Morningstar Direct, così Goldman Sachs ha deciso di investire in Perzo.

Perzo era una start up della Silicon Valley che offriva un servizio di instant messaging, acquistata in seguito per circa 70 milioni di dollari e poi diventata Symphony Communication Services Holdings.

Pensate cari utenti, che nel 2020 (6 anni!!!), la piattaforma vale 1.4 miliardi di dollari, gli abbonati sono più di 400000 sorpassando nettamente il rivale Bloomberg, ma non finisce qui.

Nel dettaglio Symphony offre un servizio open source di messaggistica a società finanziarie, investitori istituzionali, singoli investitori mettendoli in comunicazione con sms, mail, chat. Un’altra caratteristica importante è che la piattaforma può essere programmata a seconda delle esigenze degli utenti.

Aggiungo è un ottimo canale di comunicazione con partner esterni al fine di raccogliere dati che arrivano dalle loro reti esterne. Sottolineo inoltre il costo del servizio, parliamo di 240 dollari annui per utente rispetto a 24000 dollari di Bloomberg.

Il Ceo di Symphony David Gurle dice che sono stati raccolti altri 450 milioni di dollari per sviluppare e migliorare le funzionalità della piattaforma, se guardiamo i numeri di abbonati nel 2017 erano 200000 clienti mentre ora 425000, un grande salto per questa società.

I piani di sviluppo prevedono acquisizioni di società che lavorano nel campo dell’intelligenza artificiale, la chiave del successo è nei big data perché più elementi si hanno da analizzare più si potranno prevedere gli andamenti di mercato.

Bloomberg dovrà cambiare qualcosa nella sua offerta se non vuole essere sorpassato da Symphony, la guerra si annuncia difficile vedremo chi sarà la piattaforma da battere nei prossimi anni.

Siamo sempre lì, alla fine ruota tutto intorno alla condivisione dei dati dove velocità e semplicità sono le parole chiavi, non ho mai provato la piattaforma però conoscendo il terminale Bloomberg e tutti i servizi offerti posso dirvi che chi vuole fare veramente trading ha uno strumento affidabile.

 

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